Come far incazzare un doomster (del brutto brutto brutto)

Sono necessarie una serie di premesse:

  1. Si dice che libertà di stampa sia rispondere ai libri con altri libri, in questo caso intendo rispondere a un blog (http://underratedalbums.blogspot.it/2011/12/esoteric-paragon-of-dissonance.html) con un altro blog. Se non l’avete letto perdete 5 minuti per farlo perché seppur avendo citato i punti più salienti non mi andava né mi sembrava giusto ricopiare l’intero intervento per farvelo leggere.
  2. Io non ho niente contro questo blog nello specifico, anzi penso di averlo usato più e più volte per conoscere vari gruppi che altrimenti non avrei sentito, ma credo che certe affermazioni non possano venire tollerate indipendentemente dalla fonte che le emana.
  3. Ascolto metal da quando ho sedici anni, doom da praticamente sei mesi dopo che avevo iniziato ad ascoltare metal, adesso ne ho quasi ventiquattro, quindi anche se non sarò un mostro un minimo di conoscenza del genere nella sua globalità penso di averla e i discorsi con altra gente che “ne capisce” sinceramente mi paiono confermarlo.
  4. Sinceramente oggi più che mai credo che chi non abbia capito il doom dovrebbe farsi un paio di domande sul fatto se abbia capito il metal o meno, visto che il metal nasce doom (Black Sabbath forse dovrebbe suonarvi qualcosa) e il grosso dell’ideologia che muove il metal è un’evoluzione di quella del doom. Sarò un fottuto doomster, ma cazzo la penso così.

In sostanza se cliccate sul link che vedete sopra di voi vedrete una “recensione” dell’ultimo disco dei funeral doomsters inglesi Esoteric Paragon of dissonance. La parola recensione è messa tra virgolette in quanto più che davanti a una recensione siamo di fronte a uno sbrodolamento filosofico su Eraclito e sull’opera lirica ai tempi di Mozart piuttosto che una descrizione e un commento della musica del gruppo inglese. L’unico “commento” che salta alla vista è “Io un’ora e cinquanta della mia vita ad ascoltare questi lamenti non la perdo,mi fa proprio cagare,son sincero,non capisco perchè la bellezza deve essere una cosa d’elite,capisco il fatto di non essere easy listening ma il compito di un artista non dovrebbe essere di autoglorificazione e basta.” e ha sinceramente del vergognoso.

In primo luogo l’autore di questo sbrodolamento ammette di non essere un cultore del genere Funeral Doom e uno potrebbe dire “D’altronde non è che abbiamo tutti gli stessi gusti.”. Ciò è fuor di dubbio, tuttavia se non ti piace il Funeral Doom ed è quindi un genere che plausibilmente non conosci sorge spontanea la domanda: “Per quale cazzo di motivo ti metti a recensire un album Funeral se non sai neanche dove sta di casa il genere?”. Per fare un esempio concreto a me non piace il black metal. La gente che conosco cui piace mi dice che quel genere gli trasmette un feeling ed emozioni che a me sinceramente non passano, ma finisce qua, non è che un giorno mi sveglio e mi metto a scrivere recensioni di gruppi black così perché ne ho ascoltato uno, magari da ignorante potrei benissimo aver pescato l’unico merdoso in mezzo a una marea di capolavori, ma non averlo affatto capito! Quindi io vorrei chiedere al “recensore”: cosa mi sai dire del Funeral Doom? Sai chi l’ha fondato? Riesci a nominarmi cinque e dico cinque gruppi Funeral Doom e dirmi quali ti piacciono di più o di meno e perché? Se queste domande non hanno risposta è bene che il “recensore” si faccia un paio di domande lui medesimo sulla sua professionalità. Il fatto di non capire il genere indubbiamente manomette tutta l’impalcatura su cui si basa la “recensione”. Poi se vogliamo recensire parliamo in primo luogo di musica, non di Eraclito dell’opera. Parliamo delle emozioni che ci suscita un disco, non del fatto che l’artista vorrebbe autogloriarsi della sua musica. Queste sono stronzate: gli Esoteric non devono dimostrare un cazzo a nessuno, tutto ciò che è passato per le loro mani è un capolavoro.

Il “recensore” si lamenta che sia una musica per pochi eletti, d’altronde dovrebbe aver forse notato il fatto che il nome del gruppo è Esoteric, esoterico. Ora se il “recensore” cita Eraclito è plausibile che abbia avuto una certa infarinatura di filosofia, allora gli direi dare una ripassatina a come sono classificate le opere di Aristotele: scritti essoterici e scritti esoterici. I primi erano il pubblico, i secondi erano per i discepoli. Quindi in questo modo già nel nome è chiaro che la loro musica sarà comprensibile a pochi, ma sono quei pochi che dovranno dire se gli Esoteric hanno raggiunto o fallito il loro obbiettivo, non un che non saprà neanche cos’è Streams from the heavens.

Vorrei poi spendere un paio di parole sull’ultima ridicola affermazione fatta dal nostro intrepido “recensore”: “Dategli come voto quello che cazzo vi pare,se volete parlarmi di questo ragionamento raffrontato al Brutal mi basta dire che ci son tante persone che amano il thrash come il brutal e che in ambito di metal estremo apprezzano tutto (io per dire) ma fatico ad individuare una persona appassionata di Doom Funereo che si appassioni in modo quasi eguale agli altri genere.” Penso che chiunque conosca un paio di doomsters (evidentemente il nostro intrepido non ne conosce neanche uno) sappia quanto sia falsa quest’affermazione. Io mi ritengo un doomster e adesso vi metto la composizione del mio mp3:

      (EchO)
      Asphyx
      Colosseum
      Disma
      Dismember
      Entrails
      Eternal Darkness
      Ghost
      God Is An Astronaut
      High On Fire
      Isole
      Nihilist
      Novembers Doom
      Paramaecium
      The Forsaken
    Vore

Come avrete notato non c’è neanche un gruppo Funeral (a parte i Colosseum perché li uso anche come suoneria per la persona che me li ha fatti conoscere), perché certo non è che mi metto ad ascoltare Funeral Doom per andare in giro, ma quando sto la sera (o anche la mattina) in camera mia con le casse un po’ meglio con le quali si possono capire le giuste sfumature e immergersi nell’ambiente lo faccio eccome! E non sono certo il solo, quasi tutti quelli che conosco che ascoltano Doom di solito ascoltano anche Death più o meno tecnico anche Thrash usualmente. Come avevo messo nelle premesse: se non hai capito il doom significa che forse non hai capito il metal e questo riflette nel fatto che solitamente i doomsters hanno una conoscenza molto più a 360° del metallaro medio anche solo perché di Doom in giro ce n’è molto meno che di altri generi e soprattutto nei primi anni ’90 con l’ibridazione Doom-Death è assolutamente naturale per un doomster avere ascolti Death metal!

Detto questo io me ne torno nel mio covo e mi do’ una bella ripassata alla discografia degli Esoteric, non prima di essermi riascoltato per l’ennesima volta i Thergothon.

PS: mi ero dimenticato: se vogliamo parlare di musica, mi sembra anche più che giusto farla sentire, quindi godetevi questo pezzo (magnifico) di Paragon of Dissonance: